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ma conviensi apparare a sostenere
della fatica chi vuol che la gioia
gli venga poscia con maggior piacere;
io veggio pur che stando noi in Troia,
sanza vederci più dì ci conviene
talor passar con angosciose pene.
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Ed oltre a questo, maggiore speranza,
o pace o no, mi nasce del tornarci:
mio padre ha ora questa disianza,
e forse avvisa ch io non possa starci,
per lo suo fallo, sanza dubitanza
o di forza o di biasimo acquistarci;
come saprà ch io ci sia onorata,
non curerà della mia ritornata.
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Ed a che far tra Greci mi terrebbe,
che, come vedi, son sempre nell armi?
Letteratura italiana Einaudi 143
Giovanni Boccaccio - Filostrato
E s el non mi tien ivi, ove potrebbe
in altra parte io nol veggio mandarmi,
e s el potesse, credo nol farebbe,
però ch a Greci non vorria fidarmi.
Qui dunque mi rimandi è opportuno,
né ben ci veggio contrario alcuno.
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Egli è, come tu sai, vecchio ed avaro,
e qui ha ciò che el può fare o dire:
il che io gli dirò, se el l ha caro,
per lo miglior mi ci facci reddire,
mostrandogli com io possa riparo,
ad ogni caso che sopravvenire
potesse, porre, ed el per avarizia
della mia ritornata avrà letizia. 
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Troiolo attento la donna ascoltava,
ed il dir suo gli toccava la mente,
e quasi verisimil gli sembrava
dover ciò che diceva certamente
esser così, ma perché molto amava,
pur fede vi prestava lentamente;
ma alla fin, come vago che fosse,
seco cercando, a crederlo si mosse.
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Laonde parte della grieve doglia
da lor partissi, e ritornò speranza,
e divenuti poi di men ria voglia,
ricominciaron l amorosa usanza;
e sì come augel di foglia in foglia
Letteratura italiana Einaudi 144
Giovanni Boccaccio - Filostrato
nel nuovo tempo prende dilettanza
del canto suo, così facean costoro,
di molte cose parlando fra loro.
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Ma non potendo a Troiolo passare
del cuor, che questa partir si dovea,
incominciò in tal guisa a parlare:
 O Criseida mia, più ch altra dea
amata assai, e più da onorare
da me che dianzi uccider mi volea
credendo morta te, che vita credi
che sia la mia, se tosto tu non riedi?
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Vivi sicura come del morire
che io m ucciderei, se tu penassi
niente troppo di qui rivenire;
né veggio bene ancor com io mi passi
sanza doglioso ed amaro languire,
sentendot io altrove, e dubbio fassi
novello in me, che el non ti ritegna
Calcàs, e quel che parli non avvegna.
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Non so se pace fra noi si fia mai,
ma pace o no, appena che tornarci
credo che Calcàs ci voglia giammai,
perché non crederia potere starci
sanza infamia del fallo che assai
fu, se in ciò non vogliamo ingannarci;
e se con tanta istanza ti richiede
ch el ti rimandi appena vi do fede.
Letteratura italiana Einaudi 145
Giovanni Boccaccio - Filostrato
142
El ti darà in fra Greci marito,
e mostreratti che stare assediata
è dubbio di venire a reo partito;
lusingheratti, e farà ch onorata
sarai da Greci, ed el v è riverito,
sì com io  ntendo, e molto v è pregiata
la sua virtu; per che, non sanza noia,
temo che tu giammai non torni in Troia.
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E questo m è a pensar tanto grave,
che dir nol ti poria, anima bella,
e tu sola hai nelle tue man la chiave
della mia vita e della morte, e quella
so che la puoi e misera e soave,
come ti piace, fare, o chiara stella,
per cui io vado a grazioso porto;
se tu mi lasci, pensa ch io son morto.
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Dunque, per Dio, troviam modo e cagione
che tu non vadi, se trovar si puote:
andiamcene in un altra regione,
né ci curiam se le promesse vote
vengon del re, se la sua offensione
fuggir possiamo; e son di qui remote
genti che volentieri ci vedranno,
e per signori ancor sempre n avranno.
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Fuggiamci, dunque, quinci occultamente,
e là n andiamo insieme tu ed io,
Letteratura italiana Einaudi 146
Giovanni Boccaccio - Filostrato
e quel che noi abbiam di rimanente
nel mondo a viver, cuor del corpo mio,
viviamlo con diletto insiememente.
Questo vorrei, e questo ho in disio,
s el ti paresse, e questo è piu sicuro,
ed ogni altro partito mi par duro. 
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Criseida sosrirando gli rispose:
 Caro mio belle e del mio cor diletto,
tutte potrebbon esser quelle cose,
ed ancor più, nella forma c hai detto;
ma io ti giuro per quelle amorose
saette che p er te m entrar nel petto,
comandamenti, lusinghe o marito,
non torceran da te mai l appetito.
147
Ma ciò che d andar via tu ragionavi,
non è savio consiglio al mio parere:
pensar si deon questi tempi gravi,
e di te e de tuoi ti dee calere.
Se n andassimo via, come parlavi,
tre cose ree ne potresti vedere:
l una vefrebbe della rotta fede,
che porta più di mal ch altri non crede.
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E ciò sarebbe de tuoi il periglio,
che sé per una femmina lasciati
vedendo fuor d aiuto e di consiglio,
darian paura agli altri degli agguati;
e se io ben con meco m assottiglio,
Letteratura italiana Einaudi 147
Giovanni Boccaccio - Filostrato
voi ne sareste molto biasimati,
né vi saria il ver giammai creduto
da chi avesse sol questo veduto.
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E se tempo niuno fede o leanza
richiede, quel della guerra par esso, [ Pobierz całość w formacie PDF ]

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